Bioenergetica: radicati nel sentire, centrati nell’agire

Nuovamente seduta per terra, questa volta nel mio studio, mi prendo tempo per osservare quest’ultimo mese che è passato e guardandomi indietro mi rendo conto che periodo intenso e pieno che è stato, almeno per me.

E noto che ancora più di prima ho la necessità di radicarmi e centrarmi in modo tale che io sia presente in quello che faccio, sentendomi ed ascoltandomi; altrimenti mi perdo nei loop della mente e/o mi faccio trascinare dal vortice di emozioni che possono emergere quando si vive un periodo intenso e magari con picchi di stress o preoccupazioni, senza sapere perchè prendo determinate decisioni o semplicemente perché reagisco in una certa maniera… sto solo correndo!!!

E come faccio a tornare presente a me stessa o meglio come faccio a radicarmi e centrarmi? Queste sono parole che io amo e che fanno parte integrante di come io ho scelto di vivere e che mi porta ad essere in ciò che faccio, partendo proprio da me…

Io parto dal mio corpo, dall’entrare in contatto con esso e dargli modo di muoversi e dargli quindi una voce.

Ho varie modalità con cui lo faccio. Ed oggi voglio parlarvi della Bioenergetica: è un approccio (disciplina) che fa parte della mia valigetta di strumenti che metto a disposizione sia dei miei clienti di counseling che per chi mi segue solo per la pratica corporea.

Bioenergetica… Giuro non è una parolaccia…

La Bioenergetica è una disciplina psicocorporea creata negli USA attorno agli anni ’50 da Alexander Lowen, medico e psicoterapeuta americano. Si basa sul lavoro corporeo, oltre che sulle parole, e

può esprimersi in semplici esercizi che vanno a migliorare il legame mente-corpo, sciogliere le tensioni,  far fluire l’energia e combattere lo stress oppure come analisi bioenergetica in un percorso di psicoterapia o in sessioni di counseling.

È una via per conoscere sé stessi e ognuno sceglie la profondità del percorso.

Io parlo sempre di “Radicati nel sentire e Centrati nell’agire”…

Vuol dire essere presenti a sé stessi nel quotidiano, rimanere lucidi, mantenere un contatto consapevole con sé stessi per cercare sempre di non perdersi, ma avere chiarezza di sé stessi, della propria energia e del proprio posto davanti a situazioni e persone.

Questo aiuta a continuare a vivere e lavorare senza essere totalmente in balia delle emozioni, dei loop mentali e quindi dei continui cambiamenti che si presentano sempre più spesso nella nostra vita.

La bioenergetica lavora molto sul radicamento (grounding) e la centratura portando la persona a creare e rafforzare il contatto mente/corpo e a contattare le proprie tensioni muscolari, in modo tale che possa lasciare libere le sensazioni e le emozioni che hanno creato queste tensioni, magari nello stress quotidiano, tornando ad un maggiore equilibrio senza farsi sopraffare, ma aiutando la liberazione dello stress e il recupero dell’energia (forza vitale) sia a livello fisico che cognitivo.

A volte non si ha voglia di affrontare rabbia, tristezza, stress, tensioni in generale e senza accorgercene teniamo tutto dentro. Questo fa si che il corpo si irrigidisca creando così delle tensioni muscolari. Il nostro corpo registra infatti molto di più di quello di cui siamo consapevoli e solo quando inizia a limitarci e/o bloccarci noi gli diamo attenzione, spesso quando ci sono già dolori in atto.

La bioenergetica quindi in realtà aiuta a conoscerci perché ci permette di entrare in contatto con il nostro prezioso mondo interiore e pian piano a sciogliere quelle tensioni che sono emozioni bloccate. E che possono dire tanto di ognuno di noi.

Il “grounding” della Bioenergetica, che traduciamo con radicamento, vuole solo evidenziare il contatto con sé stessi e sé stessi in relazione al mondo. Avete presente il detto “avere i piedi per terra”? Ecco ,proprio questo; sapere dove sei, sapere chi sei e cosa vuoi. In questo modo aiuti la tua consapevolezza e il tuo esprimerti, donandoti una maggiore padronanza e assertività.

Alexandrer Lowen diceva:

“Se voi siete il vostro corpo e il vostro corpo è voi, allora il corpo esprime chi voi siete, è il vostro modo di essere al mondo.”

Da dove puoi iniziare? Un piccolo esercizio da sperimentare

  • Regalati 10/15 minuti
  • Spegni il cellulare
  • Trova un posto in casa dove possono non disturbarti
  • Mettiti in piedi in una posizione comoda oppure sdraiato/a a terra o seduto/a  (questi sono i 3 grounding della Bioenergetica: in piedi, sdraiato o seduto)
  • Ora metti una mano sul petto e una sull’addome e semplicemente ascolta il tuo respiro: aria che entra ed aria che esce… segui la semplice inspirazione e poi la singola espirazione
  • Se riesci, chiudi gli occhi e osserva cosa succede dentro di te, senza giudizio ma con accoglienza
  • Forse noterai che stai respirando solo attraverso il naso, prova a inspirare con il naso ed espirare accompagnando l’aria fuori dalle labbra
  • Nota se stai respirando lungamente e profondamente, coinvolgendo magari l’addome e la pancia, oppure potrai notare che il respiro è breve e corto e stai coinvolgendo solo il petto
  • Va tutto bene…. non ci sono voti
  • Osserva se contatti delle tensioni (magari spalle, collo…), magari senti la pancia che fa dei rumori
  • E poi osserva se emerge qualcosa a livello emotivo… Datti tempo
  • E osserva cosa ti propone la mente… ti porta via o è presente, a contatto con il corpo?
  • Va tutto bene… stai solo esplorando e conoscendoti
  • Poi pian piano fai 3 lunghi respiri , inspirando dal naso e magari facendo fuoruscire l’aria attraverso le labbra
  • Riapri lentamente gli occhi e riprendi confidenza con la stanza e la luce
  • Nota come ti senti…

Ti va di sperimentare una sessione insieme? Un regalo per te

Per chi volesse sperimentare, abbiamo riservato ai lettori di Counseling Post una pratica di bioenergetica gratuita.

Martedì 29 Marzo dalle 19.00 alle 20.00 su Zoom

Per informazioni e per prenotare la pratica potete scrivermi qui: martinacinicola@gmail.com

Vi aspetto!

 

PER APPROFONDIRE

Autore: Martina Cinicola

Sono una donna curiosa, eclettica, in continuo cammino dentro di me e contemporaneamente in relazione con il mondo esterno. Da sempre la mia passione sono le persone, soprattutto la qualità delle relazioni, sia con me stessa che con gli altri. Ed è proprio questa passione per le persone, per come ci relazioniamo, per la conoscenza e accettazione di sé stessi, per la propria crescita personale, che ha vinto e che mi ha portato in questa mia nuova fase della vita, scegliendo di essere una counselor, quindi mettendomi al servizio di chi sente il desiderio e il bisogno di “entrare dentro” e iniziare quel viaggio per innamorarsi di sé.

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